venerdì 13 aprile 2012

Non c'è limite agli infortuni, anche LaMarcus Aldridge e Corey Maggette salutano la stagione


di Claudio Pavesi
Aldridge saluta il Rose Garden
Photo by Christian Petersen / Getty Images

Come abbiamo già detto in un articolo recente, questa stagione particolarmente stressante sta mietendo parecchie vittime, molte delle quali anche illustri.
L'ultimo a prendere parte alla lista degli infortunati è LaMarcus Aldridge, ala grande e stella assoluta dei Portland Trail Blazers che sarà costretto a rinunciare al basket giocato per un periodo piuttosto lungo, da due a quattro mesi, a causa di un intervento chirurgico all'anca destra. Non è la prima volta che l'anca di Aldridge dà problemi infatti già da una settimana aveva limitato i minuti di impiego dell'ex Texas University fino a costringerlo a rinunciare al campo per un periodo che era considerato di qualche giorno salvo poi cambiare drasticamente a seguito di una visita medica in cui è stata riscontrata un'anomalia nella formazione dell'anca, un problema che avrebbe potuto condizionare l'intera carriera di Aldridge. Buona scelta quindi operarsi adesso che mancano sette partite alla fine della stagione e i Trail Blazers sono undicesimi a cinque vittorie da un posto ai Playoffs, decisamente troppo lontano per sperare nella post season. La mancata qualificazione ai Playoffs da parte di Portland non stupisce se si pensa alla rivoluzione che hanno intrapreso dal ritiro di Brandon Roy, hanno infatti ceduto Marcus Camby, Gerald Wallace e Jonny Flynn in cambio di giocatori che sono stati successivamente messi fuori squadra e hanno anche tagliato Greg Oden, ex prima scelta assoluta. Per fortuna di Portland, una delle poche gioie della stagione arriva proprio dal sostituto di Aldridge e cioè J.J. Hickson, decisamente in grande forma, il quale diventerà il titolare nel ruolo di numero quattro. Aldridge, che stava viaggiando con una media di 22 punti e 8 rimbalzi, cifre che gli sono valse la prima convocazione all'All-Star Game in carriera, ha dichiarato che l'anno prossimo tornerà ancora più forte e che quella di operarsi adesso è stata la scelta giusta anche se potrebbe porre definitivamente fine alle speranze di partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012 con Team USA.
Photo by Associated Press
L'altra vittima del giorno proviene dagli sconclusionati Charlotte Bobcats, squadra alla completa deriva come può testimoniare il record da 7 vittorie e 50 sconfitte. A salutare il campo è il veterano Corey Maggette, fermato da una lesione al tendine d'achille subito già il 30 marzo nella sfida contro Denver. Coach Silas sperava che Maggette sarebbe stato il leader emotivo di una squadra ricca di giovani ma Maggette è stato presente solo in 32 partite con medie non proprio scintillanti, solo 15 punti e 4 rimbalzi. Ora i Bobcats hanno un motivo in più per perdere anche le restanti nove partite così da candidarsi ufficialmente alla prima scelta assoluta del prossimo Draft che quasi sicuramente quindi vedrà Anthony Davis di Kentucky dirigersi verso Charlotte.

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