domenica 1 aprile 2012

Final Four NCAA, tutti pronti per la finale, sarà Kentucky-Kansas


di Claudio Pavesi
Photo by www.wrapupp.com

Kentucky e Louisville distano pochi chilometri una dall'altra e la rivalità tra le loro tifoserie è quantomeno incandescente e la sfida a livello tecnico tra Calipari e Pitino, i due coach, aggiunge motivazioni alla sfida. Il primo tempo inizia controllato da Kentucky, più precisamente da Anthony Davis che in post, in ricezione statica o in movimento sembra in ogni caso inarrestabile anche per Dieng, il lungo africano di Louisville. Il primo tempo scorre abbastanza veloce e nonostante lo strapotere di Kentucky, Louisville riesce a restare a galla grazie soprattutto alle palle rubate di Russ Smith poi da lui convertite in punti o in brillanti assist per Craigh Smith e Dieng, giocate ch permettono ai Cardinals di chiudere il primo tempo a -7 sul 28 a 35. Inizia il secondo tempo e la difesa di Louisville inizia a fare sul serio, Kentucky ha problemi nella circolazione di palla e nell'effettuare le rimesse per cui è obbligata a sprecare anche un timeout e, come se non bastasse, Dieng porta alla causa un paio di stoppate notevoli. Anche in difesa Kentucky sembra avere qualche amnesia ad esempio quando abbandona sul perimetro Chris Smith, fratello di J.R. dei New York Knicks, regalandogli 3 punti facili. I Cardinals tornano così sul -5 ma Calipari chiama a raccolta i suoi che in tre minuti piazzano un ottimo parziale che li riporta sul +12 guidati dalle giocate di Lamb e Miller, i due giocatori più esperti, anche se l'immagine simbolo di questo momento la regala Anthony Davis quando rifila una clamorosa stoppata su una debole penetrazione di Peyton Siva, giocatore in continua difficoltà nel trovare il canestro (0 punti a dieci minuti dalla fine). La partita sembrerebbe indirizzata verso i Wildcats ma tutto cambia quando Dieng obbliga Kidd-Gilchrist ad un fallo di sfondamento che rigenera il morale dei Cardinals. Allo sfondamento seguono ottime difese, capitanate da Dieng che continua a rifilare stoppate e palle rubate, tutte situazioni che portano a buoni attacchi e, anche quando non si dovesse riuscire a segnare, Louisville trova sempre una seconda opportunità di tiro controllando i rimbalzi d'attacco (17 a 4 i rimbalzi d'attacco a favore di Louisville a otto minuti dalla fine). Riescono a segnare quasi tutti i Cardinals, perfino Siva che mette a segno i 5 punti consecutivi necessari per raggiungere il pareggio a nove minuti dal termine, i suoi ultimi 3 punti sono la fotografia perfetta del momento dei Cardinals: una fantastica tripla fronte a canestro eseguita dopo un crossover che manda al tappeto Teague.
Anthony Davis stoppa Peyton Siva
photo by Mark Humphrey / AP
La partita continua con le squadre appaiate, Kentucky trema soprattutto quando Kidd-Gilchrist è costretto ad uscire dal campo tenendosi la coscia sinistra. I Wildcats non si demoralizzano e tornano a giocare la loro classica pallacanestro guidati dal giocatore più esperto della squadra: il senior Darius Miller che con le sue penetrazioni aggressive e il suo tiro da tre punti aiuta a chiudere un parziale di 9 a 2 che porta Kentucky sul +9 a tre minuti e trenta dalla fine. Sembrerebbe impossibile per i Cardinals rimontare ma Siva ha altre idee, prima segna con un finger-roll incredibile, poi schiaccia sulla difesa dei Wildcats e infine perfeziona la rubata che regala a Russ Smith i liberi del -5 a un solo minuto dalla fine. E' l'inizio della rimonta? Non proprio. Anthony Davis segna su alley hoop e Kidd-Gilchrist, tornato in campo dal leggero infortunio, mette a segno tre schiacciate in fila che chiudono il match. Per i Cardinals è insufficiente la tripla di Blackshear, unico canestro a segno nell'ultimo minuto.
Louisville ha mostrato grande cuore e un'ottima pallacanestro, sono rimasti in gioco fino all'ultimo minuto grazie soprattutto ai rimbalzi in attacco. Anthony Davis chiude da leading scorer con 18 punti a cui aggiunge anche 14 rimbalzi e 5 stoppate mentre per i Cardinals il miglior realizzatore è Peyton Siva con i suoi 11 punti, tutti realizzati negli ultimi 10 minuti, forse con più continuità Louisville avrebbe avuto più possibilità di vincere come dimostra il fatto che ha avuto un solo vantaggio in tutta la partita: il 2 a 0 iniziale. Kentucky è ufficialmente in finale e può così iniziare a studiare il futuro avversario che sarà il vincente tra Kansas e Ohio State.

Kansas e Ohio State, Thomas Robinson contro Jared Sullinger, Bill Self contro Thad Matta. Nei primi minuti Thomas Robinson ha le idee chiare, vuole segnare, concetto dimostrato dai 3 tiri presi in pochissimo tempo anche se riesce a realizzarne solo uno. Kansas sembra avere le mani fredde come dimostrano i continui errori di Elijah Johnson e Tyshawn Taylor, errori che permottono a Ohio State di portarsi sul 7 a 2 obbligando Bill Self a chiamare il primo timeout. Interessante la decisione di coach Matta di non mettere Sullinger in marcatura su Robinson preferendogli Deshaun Thomas che però, oltre a essere più basso, ha notoriamente il suo punto debole nella difesa, vedremo quindi come si svilupperà. Intuibile invece l'idea di Bill Self che sceglie Jeff Withey su Sullinger, scelta che nei primi minuti sembra abbastanza azzeccata considerando la stoppata che l'ex pallavolista rifila alla stella di Ohio State. Verso la metà del primo tempo decide di salire in cattedra Aaron Craft, playmaker dei Buckeyes che tra le altre cose riesce a finire il cubo di Rubik in un minuto e cinque secondi ma è principalmente un super giocatore di basket come dimostra prima con un canestro da 3 punti, poi con un magnifico assist che regala a Sullinger una facile schiacciata e infine procurandosi uno sfondamento su Tyshawn Taylor. Il primo tempo scorre con poche interruzioni, Thomas Robinson continua a fare fatica mentre Ohio State inizia a perfezionare il tiro da 3 punti con Buford e Deshaun Thomas e comincia così a prendere il largo portandosi sul 26 a 13 a sei minuti dalla fine del primo tempo. Le difficoltà di Robinson permettono a Kevin Young di avere più minuti del solito ma la vera notizia per Kansas arriva a quattro minuti dalla fine del primo tempo quando finalmente si sblocca Robinson che infila il suo secondo canestro della serata. Il primo tempo continua con i Buckeyes in controllo ma si conclude con una grande azione di Kansas: stoppata di Withey su Craft, ribaltamento di campo e canestro di Releford sulla sirena, giocata fondamentale per il morale dei Jayhawks che chiudono il primo tempo sotto la doppia cifra di svantaggio, 34 a 25.
Photo by sbnation.com
Il secondo tempo inizia con dei nuovi Jayhawks che in quattro minuti si riportano sul -3 grazie soprattutto alla difesa di Withey che in una sola azione piazza 3 stoppate, diventando anche l'uomo con più stoppate in una singola stagione della storia di Kansas. Continua la corsa dei Jayhawks che pareggiano con i 5 punti consecutivi di Elijah Johnson anche se fondamentale in questi momenti è stata la difesa di Thomas Robinson su Sullinger al primo scontro diretto della serata. Nel frattempo i Buckeyes affrontano un blackout offensivo e solo Craft sembra avere il carattere necessario per riportare Ohio State davanti, in ogni caso mancano ancora dodici minuti alla fine, un'eternità. La partita continua con le due squadre a punteggio molto ravvicinato e sono principalmente le giocate difensive a fare la differenza come dimostra la clamorosa stoppata della sorpresa serale Kevin Young su Sullinger che porta al contropiede di Elijah Johnson a cui i Buckeyes rispondono con il solito Aaron Craft, autore dell'ennesima palla rubata e dei consueti due punti in campo aperto. Si arriva agli ultimi novanta secondi di gioco con Kansas sul +1, vantaggio che viene mantenuto grazie alla meravigliosa difesa di Withey che rifila un'altra stoppata a Deashaun Thomas e lancia il contropiede del velocissimo Elijah Johnson che firma il +3 sul 62 a 59. Per un minuto non segna più nessuno ma a quindici secondi dalla fine si concretizza l'azione più clamorosa della partita: Deshaun Thomas sbaglia la tripla del pareggio, Withey pasticcia a rimbalzo ma riesce a tenere la palla in campo anche se la manda in mano allo stesso Thomas che riprova il tiro sbagliandolo nuovamente, questa volta però è Buford che approfitta della brutta posizione a rimbalzo di Withey per correggere l'errore del compagno in una schiacciata che riporta i Buckeyes sul -1. Dopo i tiri liberi Kansas si ritrova sul +3 a otto secondo dalla fine, i Buckeyes hanno quindi occasione di pareggiare ma Tyshawn Taylor ruba la palla che potrebbe chiudere il match salvo poi buttarla via regalando l'ultima occasione a Ohio State con quattro secondi sul cronometro. I Jayhawks non vogliono rischiare il pareggio e mandano in lunetta Craft, il quale realizza il primo tiro libero e sbaglia di proposito il secondo per prendere il rimbalzo offensivo la gli arbitri chiamano la cosiddetta "lane violation" sullo stesso Craft per aver oltrepassato la linea del tiro libero prima che la palla toccasse il ferro. Finisce così la seconda semifinale del Torneo NCAA 2012, con la vittoria in rimonta di Kansas per 64 a 62 che quindi dopo la W ottenuta in regular season nella sfida di dicembre vince anche il ben più importante rematch. I Jayhawks affronteranno in finale Kentucky in una sfida che si prospetta divertente con Withey in marcatura su Anthony Davis, Thomas Robinson su Terrence Jones e Releford a dividersi tra Lamb e Kidd-Gilchrist.
Ho la netta sensazione che ci sarà da divertirsi a New Orleans.

Nessun commento:

Posta un commento